Emergenza COVID-19
Il Corona Virus sta evidenziando i limiti e le fragilità della società umana e al tempo stesso scatena reazioni positive.


Chi poteva mai aspettarsi un impatto così forte da un virus originato in un remoto angolo della Cina.
Siamo nel 2020, abbiamo prodotto tecnologie che fino a pochi anni fa vivevano solo nei romanzi di fantascienza, il mondo della robotica, delle telecomunicazioni, gli enormi progressi sulla conoscenza del genoma e nell'applicazione delle biotecnologie, ci hanno probabilmente illuso di essere padroni del presente e del futuro.
Il COVID-19 ci ha dimostrato che non è così. Ora viviamo in un villaggio globale ed è come se fossimo tutti all'interno di una provetta di laboratorio dove è stato inserito in agente patogeno sconosciuto: moltissimi uomini e donne rischiano di subire degli effetti per i quali non siamo preparati.
Il Sistema Sanitario
Il Sistema Sanitario italiano, anche se con molte differenze regionali, è solido e ben organizzato, ma non può essere preparato, e nessun paese al mondo lo è, ad una diffusione rapida e massiccia come quella prodotta dal Coronavirus.
Come tutti i sistemi complessi, può gestire un numero massimo di casi gravi che dipende naturalmente dal numero dei posti per terapia intensiva, dal numero delle apparecchiature necessarie e dal numero dei medici, degli infermieri e degli operatori sanitari necessari alla gestione di questi casi.
Inoltre, perché tutto funzioni, servono tutti quei prodotti e quei materiali indispensabili a gestire ogni singolo caso. E si sa, quando tutti i paesi del mondo, chiedono i medesimi prodotti contemporaneamente, anche le catene di produzione e di distribuzione vanno in crisi e non riescono a rispondere alle richieste.
In questi giorni abbiamo sentito di tutto e di più, da chi diceva che “in fondo si tratta di una nuova influenza”, a chi diffonde consigli di falso buon senso che di scientifico nulla hanno.
Noi non siamo degli esperti, ma crediamo nella scienza che studia e osserva le epidemie e le pandemie che si sono diffuse, anche recentemente, sul nostro piccolo pianeta.
Bene, fino a prova contraria, anche il COVID-19 dovrebbe avere uno sviluppo a curva caratterizzata da un picco che corrisponde al numero massimo di contagiati, che può essere significativamente ritardato nel tempo e ridotto nel valore se si applicano adeguate misure di contenimento del contagio.
Questo grafico ci è stato presentato da autorevoli esperti su giornali, in TV e via Internet e sembra ci sia effettivamente pieno accordo da parte del mondo scientifico sul fatto che sono necessarie misure di contenimento molto restrittive per ottenere un rallentamento del contagio tale da salvaguardare il funzionamento degli ospedali.
Le Istituzioni
La prima cosa che dovremmo considerare è che fortunatamente le nostre Istituzioni, seppur con un qualche ritardo ed un po’ di confusione, hanno scelto di intervenire drasticamente. E così purtroppo ci troviamo “confinati” tra le mura domestiche e ci viene imposto di stare lontani non solo dalle occasioni e dai luoghi di aggregazione, ma anche da amici e parenti.
Certo è dura, ma se pensiamo a tutte quelle persone che comunque devono spostarsi e mantenere funzionanti i servizi indispensabili, se pensiamo alle forze dell’ordine che devono impedirci di trasgredire le norme vigenti, se pensiamo a tutti quelli che sono stati contagiati e a coloro che sono sottoposti a terapia intensiva, e se pensiamo ai soccorritori, ai medici, agli infermieri, al personale sanitario e a come si stanno adoperando per salvare e guarire vite umane, forse possiamo accettare con gratitudine anche i nostri sopportabili disagi.
Non così hanno fatto altre nazioni, basti pensare alle scelte opposte del Regno Unito dove il governo ha deciso di “lasciar correre” l’epidemia contando sul fatto che così poi non ci sarebbe rischio di contagi secondari. O come la Germania che ha fatto scelte solo un po’ più coraggiose del Regno Unito, ma molto meno decise di quelle italiane.
No! Noi siamo Italiani e nel nostro DNA non c’è spazio all'idea di lasciare indietro qualcuno e noi di questo siamo fieri.
Perciò seguiamo con cura le indicazioni e le regole che le nostre Istituzioni ci danno e riusciremo a superare questo difficile momento.
Poi potremo recuperare tutte le occasioni perdute e di nuovo stringerci la mano e abbracciarci!
Casa dei Cittadini: Fieri di essere ITALIANI