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9
February
2021

Il Giorno del Ricordo

Ricordare, conoscere e capire gli eventi

Chiara Trotti
Chiara Trotti
Davide Sandrini
Davide Sandrini

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’aprile 2004, si legge di nuova solennità civile italiana, a cui viene dedicato il 10 febbraio, ovvero “L'Istituzione del «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati". Una pagina triste della nostra storia che non più essere dimenticata, ma anzi va raccontata e approfondita, perché ha segnato migliaia di famiglie italiane.

La storia insegna a chi ascolta

Non basta ricordare una data o un evento. Bisogna capire. Sapere ascoltare la Storia, i suoi avvenimenti, il perché, il come, è più importante del dove e del quando. Con questo Giorno del Ricordo non si vuole certamente solo rammentare che il 10 febbraio 1947 furono firmati i trattati di pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia dei territori precedentemente appartenenti all’Italia, quali l'Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia. Quello che si vuole ricordare sono le conseguenze di queste scelte, che non tratteremo certo in questa sede e che sono facilmente recuperabili al giorno d’oggi.

Per approfondire e conoscere

Anche se non vogliamo quindi descrivere in un semplice articolo quello che successe ad oltre 350.000 persone, tra tragedie, esodi e morti violente, si suggerisce piuttosto di inserire queste parole nei motori di ricerca: Basovizza, Norma Cossetto, il treno della vergogna, esuli da Pola, Vergarolla, Geppino Micheletti, Prestrane, Novi Sad, onorificenze a Tito, ….l’elenco potrebbe continuare con nomi di luoghi di persone di eventi.

Pagine di Storia che sembrano incredibili, ma che invece sono successe e, a distanza di oltre 70 anni, offrono spunti di riflessione profonda e dibattito.

Eppure c’è chi nega

Negazionisti delle foibe ce ne sono e ce ne saranno, per questo è necessario un Giorno del Ricordo: per offrire a tutti la possibilità di conoscere i fatti realmente accaduti e storicamente provati. Solo in questo modo le nuove generazioni potranno fare tesoro degli insegnamenti della Storia e leggere i fatti con occhi liberi da pastoie del passato. Nel corso di questi anni abbiamo visto uomini di Stato, rappresentanti delle più importanti religioni, chiedere scusa per non aver impedito o denunciato gravi crimini nei confronti dell’umanità, ed è lecito sognare che questo avvenga, unanimemente, anche in Italia, per poter ricordare, veramente tutti i nostri morti, anche gli italiani delle foibe e dell’esodo.

L’impegno di ognuno di noi

Come membri della Casa dei Cittadini, ci poniamo sempre con atteggiamento di ascolto rispetto a tutti i pensieri sugli eventi che hanno caratterizzato la nostra Storia. Osserviamo con occhio critico e con pluralità di opinione i fatti anche più atroci del secolo scorso e crediamo che confrontarsi con una ampia apertura mentale su questi grandi temi possa essere la giusta strada per ammettere e condannare gli errori del passato, al fine di costruire un futuro di sviluppo e di pace sociale per la nostra Comunità, affinché eventi dolorosi come quelli delle Foibe non si verifichino mai più.

9
February
2021

Il Giorno del Ricordo

Ricordare, conoscere e capire gli eventi

Chiara Trotti
Chiara Trotti
Davide Sandrini
Davide Sandrini

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’aprile 2004, si legge di nuova solennità civile italiana, a cui viene dedicato il 10 febbraio, ovvero “L'Istituzione del «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati". Una pagina triste della nostra storia che non più essere dimenticata, ma anzi va raccontata e approfondita, perché ha segnato migliaia di famiglie italiane.

La storia insegna a chi ascolta

Non basta ricordare una data o un evento. Bisogna capire. Sapere ascoltare la Storia, i suoi avvenimenti, il perché, il come, è più importante del dove e del quando. Con questo Giorno del Ricordo non si vuole certamente solo rammentare che il 10 febbraio 1947 furono firmati i trattati di pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia dei territori precedentemente appartenenti all’Italia, quali l'Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia. Quello che si vuole ricordare sono le conseguenze di queste scelte, che non tratteremo certo in questa sede e che sono facilmente recuperabili al giorno d’oggi.

Per approfondire e conoscere

Anche se non vogliamo quindi descrivere in un semplice articolo quello che successe ad oltre 350.000 persone, tra tragedie, esodi e morti violente, si suggerisce piuttosto di inserire queste parole nei motori di ricerca: Basovizza, Norma Cossetto, il treno della vergogna, esuli da Pola, Vergarolla, Geppino Micheletti, Prestrane, Novi Sad, onorificenze a Tito, ….l’elenco potrebbe continuare con nomi di luoghi di persone di eventi.

Pagine di Storia che sembrano incredibili, ma che invece sono successe e, a distanza di oltre 70 anni, offrono spunti di riflessione profonda e dibattito.

Eppure c’è chi nega

Negazionisti delle foibe ce ne sono e ce ne saranno, per questo è necessario un Giorno del Ricordo: per offrire a tutti la possibilità di conoscere i fatti realmente accaduti e storicamente provati. Solo in questo modo le nuove generazioni potranno fare tesoro degli insegnamenti della Storia e leggere i fatti con occhi liberi da pastoie del passato. Nel corso di questi anni abbiamo visto uomini di Stato, rappresentanti delle più importanti religioni, chiedere scusa per non aver impedito o denunciato gravi crimini nei confronti dell’umanità, ed è lecito sognare che questo avvenga, unanimemente, anche in Italia, per poter ricordare, veramente tutti i nostri morti, anche gli italiani delle foibe e dell’esodo.

L’impegno di ognuno di noi

Come membri della Casa dei Cittadini, ci poniamo sempre con atteggiamento di ascolto rispetto a tutti i pensieri sugli eventi che hanno caratterizzato la nostra Storia. Osserviamo con occhio critico e con pluralità di opinione i fatti anche più atroci del secolo scorso e crediamo che confrontarsi con una ampia apertura mentale su questi grandi temi possa essere la giusta strada per ammettere e condannare gli errori del passato, al fine di costruire un futuro di sviluppo e di pace sociale per la nostra Comunità, affinché eventi dolorosi come quelli delle Foibe non si verifichino mai più.

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