In ricordo del Generale Molica
Un esempio di umanità, dedizione e sincerità

Nello scorrere della vita, la nostra memoria si riempie di eventi, occasioni, momenti particolari, ma soprattutto di persone che non possiamo non legare indissolubilmente a questi ricordi: il Generale Carmelo Molica è una di queste persone, per la comunità Castelnovese.
Ad un anno dalla sua scomparsa, vogliamo ripercorrere la straordinaria vita di un uomo che, umanamente e professionalmente, è stato presente con la sua autorevolezza e il suo senso del Bene Comune.
Siciliano fiero e militare onorevole
Nato a Patti (ME) nel 1932, come teneva ricordare, cominciava la sua carriera militare nel 1953: prima la Scuola della Motorizzazione, poi la Sardegna, a Capo Teulada, Verona, Udine, Castelnuovo dal 1966 al 1970, Bolzano e quindi di nuovo Verona (ricordiamo l’autogruppo di Montorio, il quartier generale FTASE, il reparto Rifornimenti, impegnato nella bonifica del territorio veronese dagli ordigni bellici e altro ancora).

Carriera costellata di incarichi di una certa importanza, che ricopriva con competenza e umanità e che lo portarono ad ottenere numerosi riconoscimenti. La gratitudine dell’Italia per questo suo fedele servitore si manifesta nella croce d’oro per anzianità di servizio, il titolo di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica italiana e la medaglia d’oro al merito di lungo comando di Reparto.
L’affetto della comunità
Riconoscimento umano invece, che il Generale apprezzava e ricambiava, era sicuramente l’affetto e la stima che tutta la comunità di Castelnuovo del Garda. Impossibile, fino all’anno scorso, pensare ad una manifestazione civile o militare nel nostro Comune senza la presenza autorevole e paterna del Generale. Durante le manifestazioni, dopo il saluto del Sindaco, era ormai tradizione che prendesse la parola e i suoi interventi si rivelavano sempre occasioni preziose per ripassare la nostra storia, per essere spronati e indirizzati ad agire per il bene comune.

Le guerre d'indipendenza, la battaglia di Custoza, la Bandiera di Oliosi, la strage di Castelnuovo, e poi la Grande Guerra, Il secondo conflitto mondiale, il difficile cammino di riappacificazione e di ricostruzione post bellico: tutto passava davanti ai nostri occhi grazie alle sue parole, con il sottofondo della musica della Banda Cittadina. Momenti preziosi per chi aveva la possibilità di trovarsi ad ascoltarlo.
Un doveroso ringraziamento
Il Generale Carmelo Molica era soprattutto un uomo di grande sincerità che sapeva anche essere pungente e critico se lo reputava necessario ma che non veniva mai meno al rispetto per gli altri.
Ci mancherà, e lo hanno dimostrato le tante persone che hanno partecipato, seppur a distanza, alla sua cerimonia funebre. Sicuramente un attestato di stima della comunità castelnovese è anche la nostalgia con cui si parla di lui nelle pubbliche occasioni.
Come fatto per altri concittadini Castelnovesi che hanno lasciato il segno nella nostra comunità, diciamo un doveroso e sentito grazie al Generale Molica, per il suo grande esempio di vita.
