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25
April
2020

L'inceneritore di Novaresine

Manteniamo alta l'attenzione su un nuovo impianto potenzialmente pericoloso

Roberto Oliosi
Roberto Oliosi

L’attività di NOVARESINE S.R.L. consiste nella produzione e vendita di resine destinate alla fabbricazione mediante processi chimici di prodotti vernicianti. Il coinceneritore viene realizzato dall'azienda per trattare i residui di lavorazione (quali solventi esausti e le acque di lavorazione) in loco anziché trasportarli ad impianti di trattamento esterni.

L’impianto è costituito da una camera di combustione che lavora ad oltre 850 °C,  seguito da un filtro a maniche per il contenimento del particolato residuo prima dell’immissione dei fumi in atmosfera. La frazione organica entra nella camera di combustione dove viene ossidata. Pertanto, all'uscita del combustore saranno presenti nell'emissione, l’anidride carbonica, gli ossidi di azoto formatisi nel processo di ossidazione ed il particolato presente nei rifiuti in ingresso insieme agli ossidi dei metalli che si sono generati.

Prima che i fumi di combustione siano espulsi attraverso la canna fumaria, passano attraverso l’impianto di abbattimento (filtro) a maniche per ridurre la concentrazione delle polveri prima dell’espulsione in atmosfera.

Schema di funzionamento di un Filtro a Maniche

A breve entrerà in esercizio l’impianto di coincenerimento di acque di reazione e solventi esausti, presso l'insediamento produttivo di Novaresine sito in Via Confine nel Comune di Lazise. L’azienda nel maggio 2018 ha presentato istanza presso la Provincia di Verona, il Comitato Tecnico VIA (Valutazione Impatto Ambientale) dopo l’avvio del procedimento ha effettuato l’istruttoria acquisendo tutte le integrazioni del corso in una serie di conferenze di servizio istruttorie.  

In data 02 maggio 2019 si è tenuta la conferenza decisoria in materia di VIA, convocata ai sensi dell'art. 10 comma 2 della L.R. n. 4/2016 nel corso della quale è stato valutato il parere espresso nella seduta del 12 aprile 2019 (verbale n. 81) e, anche sulla base del parere favorevole della Regione Veneto, approvato con voto favorevole della Provincia e contrario del Comune di Lazise il giudizio favorevole di compatibilità ambientale espresso dal Comitato Tecnico VIA, condividendone le motivazioni e riprendendone le medesime prescrizioni.

Il comune di Castelnuovo del Garda ha sempre partecipato alle varie conferenze di servizio, ma senza diritto di voto, in quanto l’impianto non insiste sul territorio di Catselnuovo ma di Lazise, di concerto con il comune Lazise ha  dato incarico ad uno studio tecnico esterno che ha supportato gli enti durante l’istruttoria, e pur esprimendo parere contrario all'impianto, si è ottenuto che contestualmente al parere favorevole emesso dalla Provincia siano state impartite una serie di prescrizioni di seguito riassunte:

  1. Monitoraggio in continuo della temperatura della camera di combustione e di una serie di inquinanti in emissione dall'impianto (NH3 ammoniaca, HCI acido cloridrico, Hf acido fluoridrico, SO2 anidride solforosa, C.O.T. carbonio organico totale, CO monossido di carbonio, NOx ossidi di azoto, polveri totali)
  2. Accesso in tempo reale ai dati oltre che dello storico, ai comuni di Lazise e Castelnuovo del Garda oltre agli altri enti interessati
  3. Campagna di monitoraggio in prossimità dei ricettori sensibili  individuati dai comuni di Lazise e Castelnuovo del Garda di concerto con ARPAV, campagna da effettuarsi prima e dopo la messa in esercizio al fine di verificare il rispetto dei limiti per gli inquinanti descritti al punto 1
  4. Realizzare una struttura insonorizzata per il coinceneritore
  5. Eseguire una relazione di valutazione acustica con impianto a regime
  6. Trasmettere entro 180 giorni dalla data di entrata in esercizio ad ARPAV e ai Comuni il monitoraggio di impatto acustico sull'ambiente esterno, al fine di verificare la rispondenza con i valori previsionali di progetto. Nel caso non siano rispettati introdurre interventi necessari all'abbattimento dei valori
  7. Obbligo di piantumare l’area libera sul lato nord dell’impianto, seguendo un progetto del verde da presentare al Comune di Lazise
  8. Eseguire caratterizzazione delle possibili sorgenti odorigene da concordare con ARPAV con invio dello studio anche ai Comuni

In merito all’identificazione dei ricettori sensibili, in prima battuta l’azienda aveva proposto 3 punti identificati nella scuola dell’infanzia di Colà posta a nord dell’impianto, il polo scolastico / sportivo di Castelnuovo posti a sud, e l’albergo di Gardaland posto e ovest dell’impianto. Successivamente il Comune di Castelnuovo del Garda ha chiesto che venisse integrato anche un punto ad Est precisamente nell'abitato più vicino all'impianto di località Spagnoi, e che venisse avvicinato il punto ad Ovest in modo che coincidesse con l’agriturismo Chesini.

L’attività ora dovrà concentrarsi sull'analisi dei dati delle emissioni mediante lo strumento  del monitoraggio in continuo, sulla valutazione del rumore ad impianto in funzione, all'eventuale emissione di odori, al fine di verificare che quanto dichiarato in sede progettuale  sia corrispondente, e vengano soddisfatti i limiti entro i quali l’impianto deve funzionare e per i quali è stato autorizzato.

25
April
2020

L'inceneritore di Novaresine

Manteniamo alta l'attenzione su un nuovo impianto potenzialmente pericoloso

Roberto Oliosi
Roberto Oliosi

🤝 Collaboratori

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📝 Descrizione del Progetto

L’attività di NOVARESINE S.R.L. consiste nella produzione e vendita di resine destinate alla fabbricazione mediante processi chimici di prodotti vernicianti. Il coinceneritore viene realizzato dall'azienda per trattare i residui di lavorazione (quali solventi esausti e le acque di lavorazione) in loco anziché trasportarli ad impianti di trattamento esterni.

L’impianto è costituito da una camera di combustione che lavora ad oltre 850 °C,  seguito da un filtro a maniche per il contenimento del particolato residuo prima dell’immissione dei fumi in atmosfera. La frazione organica entra nella camera di combustione dove viene ossidata. Pertanto, all'uscita del combustore saranno presenti nell'emissione, l’anidride carbonica, gli ossidi di azoto formatisi nel processo di ossidazione ed il particolato presente nei rifiuti in ingresso insieme agli ossidi dei metalli che si sono generati.

Prima che i fumi di combustione siano espulsi attraverso la canna fumaria, passano attraverso l’impianto di abbattimento (filtro) a maniche per ridurre la concentrazione delle polveri prima dell’espulsione in atmosfera.

Schema di funzionamento di un Filtro a Maniche

A breve entrerà in esercizio l’impianto di coincenerimento di acque di reazione e solventi esausti, presso l'insediamento produttivo di Novaresine sito in Via Confine nel Comune di Lazise. L’azienda nel maggio 2018 ha presentato istanza presso la Provincia di Verona, il Comitato Tecnico VIA (Valutazione Impatto Ambientale) dopo l’avvio del procedimento ha effettuato l’istruttoria acquisendo tutte le integrazioni del corso in una serie di conferenze di servizio istruttorie.  

In data 02 maggio 2019 si è tenuta la conferenza decisoria in materia di VIA, convocata ai sensi dell'art. 10 comma 2 della L.R. n. 4/2016 nel corso della quale è stato valutato il parere espresso nella seduta del 12 aprile 2019 (verbale n. 81) e, anche sulla base del parere favorevole della Regione Veneto, approvato con voto favorevole della Provincia e contrario del Comune di Lazise il giudizio favorevole di compatibilità ambientale espresso dal Comitato Tecnico VIA, condividendone le motivazioni e riprendendone le medesime prescrizioni.

Il comune di Castelnuovo del Garda ha sempre partecipato alle varie conferenze di servizio, ma senza diritto di voto, in quanto l’impianto non insiste sul territorio di Catselnuovo ma di Lazise, di concerto con il comune Lazise ha  dato incarico ad uno studio tecnico esterno che ha supportato gli enti durante l’istruttoria, e pur esprimendo parere contrario all'impianto, si è ottenuto che contestualmente al parere favorevole emesso dalla Provincia siano state impartite una serie di prescrizioni di seguito riassunte:

  1. Monitoraggio in continuo della temperatura della camera di combustione e di una serie di inquinanti in emissione dall'impianto (NH3 ammoniaca, HCI acido cloridrico, Hf acido fluoridrico, SO2 anidride solforosa, C.O.T. carbonio organico totale, CO monossido di carbonio, NOx ossidi di azoto, polveri totali)
  2. Accesso in tempo reale ai dati oltre che dello storico, ai comuni di Lazise e Castelnuovo del Garda oltre agli altri enti interessati
  3. Campagna di monitoraggio in prossimità dei ricettori sensibili  individuati dai comuni di Lazise e Castelnuovo del Garda di concerto con ARPAV, campagna da effettuarsi prima e dopo la messa in esercizio al fine di verificare il rispetto dei limiti per gli inquinanti descritti al punto 1
  4. Realizzare una struttura insonorizzata per il coinceneritore
  5. Eseguire una relazione di valutazione acustica con impianto a regime
  6. Trasmettere entro 180 giorni dalla data di entrata in esercizio ad ARPAV e ai Comuni il monitoraggio di impatto acustico sull'ambiente esterno, al fine di verificare la rispondenza con i valori previsionali di progetto. Nel caso non siano rispettati introdurre interventi necessari all'abbattimento dei valori
  7. Obbligo di piantumare l’area libera sul lato nord dell’impianto, seguendo un progetto del verde da presentare al Comune di Lazise
  8. Eseguire caratterizzazione delle possibili sorgenti odorigene da concordare con ARPAV con invio dello studio anche ai Comuni

In merito all’identificazione dei ricettori sensibili, in prima battuta l’azienda aveva proposto 3 punti identificati nella scuola dell’infanzia di Colà posta a nord dell’impianto, il polo scolastico / sportivo di Castelnuovo posti a sud, e l’albergo di Gardaland posto e ovest dell’impianto. Successivamente il Comune di Castelnuovo del Garda ha chiesto che venisse integrato anche un punto ad Est precisamente nell'abitato più vicino all'impianto di località Spagnoi, e che venisse avvicinato il punto ad Ovest in modo che coincidesse con l’agriturismo Chesini.

L’attività ora dovrà concentrarsi sull'analisi dei dati delle emissioni mediante lo strumento  del monitoraggio in continuo, sulla valutazione del rumore ad impianto in funzione, all'eventuale emissione di odori, al fine di verificare che quanto dichiarato in sede progettuale  sia corrispondente, e vengano soddisfatti i limiti entro i quali l’impianto deve funzionare e per i quali è stato autorizzato.

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