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5
February
2020

Torneranno le Cicogne?

Come arrestare il declino demografico italiano

Maurizio Bernardi
Maurizio Bernardi

Mentre il mondo politico nazionale è in totale confusione (ma non è una novità) e partiti, partitini, alleanze di oggi (diverse da quelle di ieri e probabilmente diverse da quelle di domani) si occupano esclusivamente di mantenere o accrescere il loro consenso, in diverse parti d’Italia, alcuni comuni, diverse e numerose associazioni e movimenti della società civile si preoccupano e si occupano dei problemi reali.

 

Uno in particolare sta a cuore a tutte le persone di buon senso e quindi ai sindaci, ai parroci, ai responsabili di associazioni e movimenti della società civile: la denatalità e il conseguente invecchiamento della popolazione. I dati che l’ISTAT diffonde regolarmente sono sempre più simili a bollettini di guerra dove i non nati si sostituiscono ai caduti.

Il Presidente dell’ISTAT, prof. Blangiardo, continua a mettere in guardia Governo e Parlamento e in un una recente intervista a BQ dichiarava:

I bonus non bastano, serve un Fisco a misura di Famiglia, Governo e società cambino mentalità perché rispetto al 2018 avremo altri 10 mila nuovi nati in meno. Il 19% delle famiglie con più di cinque componenti è in povertà assoluta.
Tra 40 anni avremo oltre 2 milioni e mezzo di ultra novantenni. Invertire le dinamiche sulla natalità è irrinunciabile. Prendiamo esempio da Francia, Germania e Ungheria dove la tendenza si è ribaltata.
Il prof. Giancarlo Blangiardo

Purtroppo, come succede da più di vent'anni, l’allarme lanciato da demografi e sociologi e recentemente anche da realtà del mondo economico e finanziario, resta invariabilmente inascoltato e non si vedono all'orizzonte progetti seri di politiche strutturali per la natalità.

 

La speranza, ancora una volta, arriva dal basso e cioè appunto dai comuni, parrocchie, associazioni e movimenti della società civile e, sempre più spesso, anche dalle aziende che hanno a cuore la qualità della vita dei propri collaboratori e della comunità in cui essi sono integrati.

 

E’ di pochi giorni fa, ad esempio, la notizia che la città di Treviso e il comune di Ponte di Piave hanno pubblicamente annunciato la loro intenzione di utilizzare il Fattore Famiglia Comunale per la gestione dei loro servizi per la comunità avvalendosi dei nostri amici dello spin-off dell’università di Verona ELL (Economics Living Lab). Si! Il nostro Fattore Famiglia, aggiungendosi a breve alla quindicina di comuni che già lo applicano.

La notizia è particolarmente importante perché a margine di questa comunicazione di Treviso e Ponte di Piave, si è svolta una riunione di coordinamento con altri sindaci in rappresentanza di altrettanti comuni della Marca Trevigiana che intendono studiare la proposta con serie intenzioni di passare all'applicazione in tempi relativamente brevi.

Va infine sottolineato il fatto che questo tipo di scelta “comunale” è di natura strutturale nel senso che rappresenta un metodo chiaro e definito di riconoscere agevolazioni economiche proporzionalmente alla reale capacità delle famiglie. Non si tratta cioè di bonus o elemosine che oggi ci sono e domani non si sa.

Locandina del Percorso Formativo sul tema della denatalità

Per modificare la tendenza della denatalità però, oltre alle necessarie politiche locali e nazionali si deve intervenire anche a livello culturale perché la mentalità diffusa è quella della deresponsabilizzazione e delle pseudo libertà individuali che certamente non sono indirizzate al bene comune e al futuro sostenibile della società dell’uomo.

In quest’ottica si inserisce il percorso formativo organizzato da parrocchie e associazioni della marca trevigiana e che si intitola “Arriveranno le Cicogne?”.

Si tratta di quattro incontri che affrontano il tema della denatalità da vari punti di vista: quello demografico, con il prof. Giampietro Dalla Zuanna, quello sociologico con il prof. Davide Girardi, e quello etico e valoriale con il Vescovo di Treviso Mons.Michele Tomasi. Nel quarto ed ultimo incontro si parlerà invece di politiche familiari concrete e possibili. Insieme a me le proposte verranno presentate dalla Vicepresidente del Forum nazionale delle Famiglie Emma Ciccarelli e dal referente del Forum Regionale Veneto Adriano Bordignon.

I primi due incontri si sono svolti a Quinto di Treviso il 20 e il 27 gennaio scorso, mentre il terzo e il quarto si terranno presso la parrocchia di Zero Branco rispettivamente giovedì 13 e lunedì 17 febbraio prossimi alle 20.45.

5
February
2020

Torneranno le Cicogne?

Come arrestare il declino demografico italiano

Maurizio Bernardi
Maurizio Bernardi

🤝 Collaboratori

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📝 Descrizione del Progetto

Mentre il mondo politico nazionale è in totale confusione (ma non è una novità) e partiti, partitini, alleanze di oggi (diverse da quelle di ieri e probabilmente diverse da quelle di domani) si occupano esclusivamente di mantenere o accrescere il loro consenso, in diverse parti d’Italia, alcuni comuni, diverse e numerose associazioni e movimenti della società civile si preoccupano e si occupano dei problemi reali.

 

Uno in particolare sta a cuore a tutte le persone di buon senso e quindi ai sindaci, ai parroci, ai responsabili di associazioni e movimenti della società civile: la denatalità e il conseguente invecchiamento della popolazione. I dati che l’ISTAT diffonde regolarmente sono sempre più simili a bollettini di guerra dove i non nati si sostituiscono ai caduti.

Il Presidente dell’ISTAT, prof. Blangiardo, continua a mettere in guardia Governo e Parlamento e in un una recente intervista a BQ dichiarava:

I bonus non bastano, serve un Fisco a misura di Famiglia, Governo e società cambino mentalità perché rispetto al 2018 avremo altri 10 mila nuovi nati in meno. Il 19% delle famiglie con più di cinque componenti è in povertà assoluta.
Tra 40 anni avremo oltre 2 milioni e mezzo di ultra novantenni. Invertire le dinamiche sulla natalità è irrinunciabile. Prendiamo esempio da Francia, Germania e Ungheria dove la tendenza si è ribaltata.
Il prof. Giancarlo Blangiardo

Purtroppo, come succede da più di vent'anni, l’allarme lanciato da demografi e sociologi e recentemente anche da realtà del mondo economico e finanziario, resta invariabilmente inascoltato e non si vedono all'orizzonte progetti seri di politiche strutturali per la natalità.

 

La speranza, ancora una volta, arriva dal basso e cioè appunto dai comuni, parrocchie, associazioni e movimenti della società civile e, sempre più spesso, anche dalle aziende che hanno a cuore la qualità della vita dei propri collaboratori e della comunità in cui essi sono integrati.

 

E’ di pochi giorni fa, ad esempio, la notizia che la città di Treviso e il comune di Ponte di Piave hanno pubblicamente annunciato la loro intenzione di utilizzare il Fattore Famiglia Comunale per la gestione dei loro servizi per la comunità avvalendosi dei nostri amici dello spin-off dell’università di Verona ELL (Economics Living Lab). Si! Il nostro Fattore Famiglia, aggiungendosi a breve alla quindicina di comuni che già lo applicano.

La notizia è particolarmente importante perché a margine di questa comunicazione di Treviso e Ponte di Piave, si è svolta una riunione di coordinamento con altri sindaci in rappresentanza di altrettanti comuni della Marca Trevigiana che intendono studiare la proposta con serie intenzioni di passare all'applicazione in tempi relativamente brevi.

Va infine sottolineato il fatto che questo tipo di scelta “comunale” è di natura strutturale nel senso che rappresenta un metodo chiaro e definito di riconoscere agevolazioni economiche proporzionalmente alla reale capacità delle famiglie. Non si tratta cioè di bonus o elemosine che oggi ci sono e domani non si sa.

Locandina del Percorso Formativo sul tema della denatalità

Per modificare la tendenza della denatalità però, oltre alle necessarie politiche locali e nazionali si deve intervenire anche a livello culturale perché la mentalità diffusa è quella della deresponsabilizzazione e delle pseudo libertà individuali che certamente non sono indirizzate al bene comune e al futuro sostenibile della società dell’uomo.

In quest’ottica si inserisce il percorso formativo organizzato da parrocchie e associazioni della marca trevigiana e che si intitola “Arriveranno le Cicogne?”.

Si tratta di quattro incontri che affrontano il tema della denatalità da vari punti di vista: quello demografico, con il prof. Giampietro Dalla Zuanna, quello sociologico con il prof. Davide Girardi, e quello etico e valoriale con il Vescovo di Treviso Mons.Michele Tomasi. Nel quarto ed ultimo incontro si parlerà invece di politiche familiari concrete e possibili. Insieme a me le proposte verranno presentate dalla Vicepresidente del Forum nazionale delle Famiglie Emma Ciccarelli e dal referente del Forum Regionale Veneto Adriano Bordignon.

I primi due incontri si sono svolti a Quinto di Treviso il 20 e il 27 gennaio scorso, mentre il terzo e il quarto si terranno presso la parrocchia di Zero Branco rispettivamente giovedì 13 e lunedì 17 febbraio prossimi alle 20.45.

Documenti di riferimento

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